RACCONTAMI UNA STORIA DI EMIGRAZIONE!

“Siate curiosi di conoscere le storie di emigrazione, perché conoscere il nostro passato significa conoscere anche il nostro presente”. Questo è il messaggio che Laura Alberghini Ventimiglia, italo-americana di origini renazzesi, ha voluto condividere con gli alunni delle classi terze, riuniti nell’Aula Magna della Scuola Secondaria di Primo Grado di Renazzo martedì 4 ottobre. Ad accompagnarla, l’assessore alla cultura del Comune di Cento, Silvia Bidoli, e Mariateresa Alberti e Dario Paganelli, della Biblioteca di Cento.

Convinta sostenitrice dell’importanza di ricordare il passato dei tanti cittadini centesi costretti ad emigrare tra Otto e Novecento, Laura Alberghini Ventimiglia ha avviato anni fa una preziosa collaborazione con l’Archivio Storico di Cento, che è poi sfociata nella creazione del museo digitale dell’emigrazione Nulla osta per il mondo. Una collaborazione che continua tutt’oggi e che entrambe le parti portano avanti con grande impegno. Nel 2016 buona parte delle ricerche condotte dalla signora Ventimiglia in Italia è stata raccolta nel libro A letter to my children. 

Emozionata nel ricordare il lungo percorso che l’ha portata a ricostruire la sua storia di discendente di emigrati renazzesi, Laura Alberghini Ventimiglia ha emozionato a sua volta raccontando aneddoti del suo passato e di altri emigrati locali, di cui ha conosciuto la storia. 

Ha poi precisato che tutte le storie di emigrazione, da quelle dei molti cittadini di Renazzo e Cento che partirono per gli Stati Uniti alla fine del 1800 a quelle che riguardano i popoli che oggi sono costretti a lasciare il loro paese, meritano di essere ricordate per una serie di motivi: avvicinano presente e passato, uniscono le persone, creano legami, ci arricchiscono e aiutano a comprenderci e a rispettarci. 

I ragazzi, preparati dai docenti di Lettere e di Inglese sull’argomento, si sono lasciati coinvolgere dal suo racconto, e i più coraggiosi hanno rivolto domande, vincendo il timore di commettere errori parlando in Inglese.

L’invito finale della signora Ventimiglia ai ragazzi è stato quello di andare a conoscere qualche storia di emigrazione leggendo nel sito, nei libri che già sono a nostra disposizione, intervistando amici e parenti, perché conoscere le storie di emigrazione significa riportarle in vita, donare loro l’eternita’ che solo il ricordo può dare. Anche tra le nostre famiglie ci sono sicuramente ancora tante storie che meritano di essere conosciute e salvate per le generazioni future.

L’attività, che si inserisce all’interno dell’area progettuale “Una scuola che fa memoria”, rinsalda una lontana collaborazione tra il FLIC e il Museo dell’emigrazione da Cento e si è rivelata una preziosa occasione per far riflettere i ragazzi non solo su come un aspetto della storia locale si collochi in quella nazionale e mondiale, ma anche su come la conoscenza delle radici rafforzi i legami con la propria comunità d'appartenenza.   

Pubblicata il 05-10-2022