Facciamo Rete nell’Educare i Ragazzi alla Legalità
Nelle giornate del 20 e 21 aprile, gli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Secondaria di 1° grado hanno incontrato il Maggiore Petroli, Comandante dei Carabinieri di Cento e il Maresciallo Taurino a capo della stazione dei Carabinieri di Renazzo. In modo chiaro e incisivo è stato affrontato il tema del bullismo; sono stati definiti i ruoli dei soggetti coinvolti in questo fenomeno e le tipologie di prevaricazione che possono essere compiute. Per gli alunni ciò ha rappresentato un rinforzo al percorso RPC (Relazioni Per Crescere) che hanno svolto in classe con i loro insegnanti.
Durante l’incontro sono state precisate le conseguenze penali e civili di atti di bullismo. I reati che si possono configurare (quali percosse, lesione personale, minaccia, diffamazione, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente) e il risarcimento danni sono a carico dei genitori del bullo, perché per legge fino a 14 anni non si è imputabili. Infine, è stata descritta la figura del Carabiniere e la sua missione: essere al servizio dei cittadini.
Facendo rete, forza dell’ordine e scuola, si rivolgono ai nostri ragazzi. Se vivete o notate situazioni di prevaricazioni è molto importante parlarne con i vostri genitori, gli insegnanti o rivolgersi alla forze dell’ordine. Noi adulti siamo pronti ad ascoltare e aiutare. Quando c’è un problema si trova sempre insieme una soluzione.
Il bullo e l’istigatore sono figure deboli e vili. "Dissociatevi” da coloro che compiono brutte azioni. Il vero “forte” è colui che si comporta bene; è un individuo buono, leale, altruista, rispettoso, disponibile, empatico e coraggioso. Se siamo forti e uniti, adulti di riferimento e ragazzi, la vinciamo noi la partita contro il bullismo.
Pubblicato il 24-04-2023