INCONTRO CON GIANNINO DURANTE: LA RIFLESSIONE DELLA CLASSE 3T

“Annalisa è viva, non è morta!” Questo l’annuncio con cui il padre di Annalisa, Giannino Durante, ha aperto l’incontro tenutosi il 20 novembre 2024, giornata in cui ricorre anche l’anniversario dell’adozione della Convenzione sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza da parte delle Nazioni Unite, presso l’aula Magna della Scuola Sec. I grado del FLIC. Gli alunni delle classi terze, grazie al Comune di Cento in collaborazione con il presidio centopievese di Libera, hanno avuto l’opportunità di ascoltare la triste storia di una ragazza di 14 anni, a cui l’arroganza camorrista di persone senza scrupolo ha strappato tutti i sogni di una vita. Le parole del padre spezzate dalle lacrime che scorrevano sul suo viso, hanno commosso tutti i presenti quasi paralizzati di fronte a una tale ingiusta verità. 

Era la sera del 27 marzo 2004 e la città di Napoli era presa dalla partita contro il Cagliari. Annalisa, dopo aver mangiato la pizza con la sua famiglia, prese la fatale decisione di scendere in strada per trascorrere un po’ di tempo con un’amica e sua cugina, ignara che quella sarebbe stata la sua ultima uscita di casa. Un attimo. Un proiettile. Una vita stroncata. 

E così, quella sera Napoli ha perso un’altra partita, ben più importante: quella con i sogni e le speranze di una giovane ragazza. 

Da quel momento papà Giannino è stato coraggioso, avrebbe potuto avere paura, invece ha sentito il senso della giustizia. Cercò ogni modo per far vivere comunque sua figlia, nonostante la tragedia che aveva travolto la famiglia e l’inconsolabile dolore. “Ho sette figli in tutta Italia”, ha detto al pubblico di alunni provato dal racconto struggente: gli organi di Annalisa, infatti,  sono stati donati e hanno fatto rifiorire altre vite. 

“Sono consapevole dei piccoli pericoli di ogni giorno", è una delle frasi che Annalisa aveva affidato al suo diario segreto, ritrovato dal padre grazie al racconto di una signora che più volte lo aveva visto in sogno e che ha dichiarato di essere stata incaricata di svelarne l'esistenza. Questo per Giannino fu un altro segno che Annalisa avrebbe potuto continuare a vivere, infatti decise di far pubblicare il diario per far conoscere sua figlia. A pochi passi dal luogo dell’infausto accaduto, inoltre, per volontà di Giannino è stata aperta una biblioteca per onorare Annalisa e la sua passione per la lettura, ma la biblioteca è “itinerante” perché papà Giannino, che dice di essere diventato uno “spacciatore di libri”, lascia volumi ovunque con un messaggio scritto sopra “Se trovi questo libro non buttarlo, leggilo e poi dallo a qualcun altro!” E anche la scuola secondaria del FLIC ha voluto donare dei libri che, come ha detto Thomas, si auspica possano fare un lungo giro tra appassionati lettori. 

La testimonianza di papà Giannino e l’impegno della famiglia Durante, che continua con forza e coraggio a promuovere iniziative di educazione alla legalità e di lotta alle mafie in tutta Italia, è stata per i ragazzi un momento di profonda riflessione per ripudiare ogni azione illecita ai danni delle persone e per impegnarsi a promuovere modelli fondati sul rispetto delle regole, sulla trasparenza, sulla cultura, sul lavoro efficiente di tutti.

“La lotta alle mafie riguarda tutti, ciascuno di noi. Non si può restare indifferenti. O si respingono con decisione i metodi mafiosi o si rischia, anche inconsapevolmente, di diventarne complici”. 

Così concludono i ragazzi della classe 3T che, attraverso questo articolo, hanno voluto condividere le loro riflessioni dopo l’incontro. 

L’occasione è gradita per ringraziare ancora per questa grande opportunità il Comune di Cento, il Presidio Libera del Centopievese, il Centro per Le Famiglie dell’Alto Ferrarese, l’Associazione Tararì tararera.

INCONTRO CON GIANNINO DURANTE
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Pubblicato il 21-11-2024