LA SFIDA DI ESSERE GENITORE AI TEMPI DEL COVID-19
Si è concluso giovedì scorso il ciclo di incontri dedicato ai genitori e tenuto dalla dott.ssa Giulia Cavicchi, psicologa psicoterapeuta che offre supporto alla comunità scolastica del FLIC per affrontare gli effetti psicologici derivanti dal Covid-19.
“Preadolescenza: istruzioni per l’uso è un titolo ambizioso”, come ha sottolineato la dott.ssa, in apertura dell’incontro online del 4 febbraio, ai genitori degli alunni della Scuola Secondaria. Non esiste una ricetta infallibile per relazionarsi con i ragazzi in questa delicata fase di cambiamenti fisici, in cerca di una propria identità e inclini a distaccarsi dal nucleo familiare per intensificare le relazioni con il gruppo dei pari, ma sicuramente qualche preziosa regola è stata data. Soprattutto in questo tempo di pandemia, i ragazzi sono esposti in misura sempre crescente ad un pericolo molto insidioso: la connessione. Se, da un lato, nell’attuale situazione di emergenza, la Rete ha permesso di mantenere la socializzazione e continuare la didattica, i preadolescenti iperconnessirischiano di cadere in serie dipendenze (pornografia, videogiochi …). Si aggiungono, pertanto, elementi di complessità al compito educativo degli adulti che devono relazionarsi con i propri figli attraverso “CONTROLLO/SORVEGLIANZA” e “DIALOGO” costanti. Per quanta concerne lo smartphone le raccomandazioni scientifiche suggeriscono un utilizzo di un tempo massimo di 2 ore fino ai 14 anni e buone prassi che siano rispettate da tutta la famiglia, specialmente il non utilizzo durante i pasti e prima di andare a dormire. Può essere utile anche concordare un vero e proprio “CONTRATTO EDUCATIVO”, in modo particolare riguardo l'utilizzo di videogiochi, con chiare regole scritte: tempo massimo di utilizzo, momenti della giornata in cui non ne è consentito l’utilizzo e tipologia di giochi consentita (https://pegi.info/it). In caso il contratto non venga rispettato, può essere utile che i genitori applichino una “sanzione” per far comprendere l’importanza della regola, trasmettere un messaggio coerente.
Il Covid-19 ha reso più complicato anche il già difficile ruolo di genitore dei bambini più piccoli. E’ questo il punto di partenza dell’incontro rivolto ai genitori degli alunni della Scuola Primaria, L’arte di essere genitori tra difficoltà e risorse, tenutosi in via telematica il 21 gennaio. In questo periodo di emergenza sanitaria il cervello sta compiendo un lavoro di adattamento straordinario, è sottoposto ad un carico di stress prolungato, e anche i bambini possono diventare più insistenti, ansiosi, arrendevoli, arrabbiati, agitati… La dott.ssa Cavicchi ha spiegato l’importanza per i genitori di prendersi cura del proprio stato emotivo per poter essere di aiuto anche ai propri figli. Tristezza, paura, rabbia, gioia devono essere riconosciute e legittimate sia negli adulti che nei bambini e questo tempo di pandemia può insegnarci ad essere più competenti dal punto di vista emotivo, risorsa importante sia in questo periodo ma anche in generale nella vita. Le emozioni infatti richiedono un’attenta riposta, più i tempi sono difficili, infatti, più i bambini hanno bisogno dell’amore e dell’attenzione degli adulti per essere rassicurati. Solo così sarà possibile sviluppare quella RESILIENZA che permetterà di riorganizzare in modo positivo la propria vita, trasformando il disagio e le difficoltà in una risorsa.
Al termine degli incontri hanno trovato spazio le numerose domande poste dai partecipanti e la dott.ssa Giulia Cavicchi ha ricordato di essere disponibile ad incontri di consulenza individuali per genitori e alunni. E’ possibile contattarla scrivendo un’email a sportello@renazzo3.istruzioneer.it
Pubblicato il 08-02-2021