Erasmus+: scuola chiusa, anzi “aperta”
Nella settimana dall’11 al 16 maggio, la Scuola Secondaria di I grado avrebbe dovuto APRIRSI ALL’EUROPA mentre oggi, per ironia della sorte, gli alunni sono chiusi nelle proprie case e tutta l’Europa ha dovuto bloccare i numerosi scambi culturali promossi per alimentare quel comune senso di appartenenza, che sembra affievolirsi sempre più.
12 alunni della “Szkoła Podstawowa nr 3 im. ks. Jana Twardowskiego“ di Koszalin in Polonia e 12 del “Collège Jules-Ferry“ di Montaigu in Francia avrebbero trovato ospitalità presso 24 compagni del FLIC, per vivere una settimana assieme; a scuola e in famiglia.
Avremmo anche condiviso le attività su cui avevamo a lungo lavorato, in contemporanea, dall’inizio dell’anno. Quella dal titolo Our City, realizzata dagli alunni di IT-IE-IIA-IIB-IIC-IID e IIT, tesa a mostrare le caratteristiche di ciascun territorio (posizione geografica, storia, habitat, clima, architettura, monumenti, spazi verdi...), ma anche quelle più legate al tema del Progetto, volto a riflettere sui MURI VISIBLI ED INVISIBILI negli spazi occupati dalle donne e dagli uomini nelle nostre città. Ecco allora che l’attività Toponymy and Gender, condotta dagli alunni di IIIT e IIIC, ha analizzato la toponomastica femminile e maschile a Cento e Ferrara e l’attività Who manages our town, condotta dagli alunni di IIT, ha indagato invece sul peso e sul ruolo delle donne nella gestione dell’amministrazione locale.
Nel ringraziare gli alunni e gli insegnanti che hanno contribuito alla realizzazione della prima parte del Progetto e con l’augurio che in un futuro prossimo sia possibile riprogrammare la mobilità degli studenti, si pubblicano i lavori che questa settimana non potranno occupare gli spazi espositivi della scuola.
Pubblicato il 22-07-2020